18 Gen Nasce un bambino e nasce una mamma
Nasce un bambino e nasce una mamma
Il momento in cui si diventa mamma non esiste davvero.
C’è chi sostiene che sia il taglio del cordone o chi lo posticipa alla prima poppata…
Ecco, io me lo son chiesta, per tutti e nove i mesi, quale sarebbe stato il momento in cui mi sarei finalmente resa conto di essere madre.
Tutte se lo son chieste come sarebbe stato quel momento, tante se lo chiedono e tante se lo chiederanno.
Io adesso lo so.
Si, me lo chiedevo ogni giorno come sarebbe stato per me, quell’attimo in cui sei arrivato, attimo in cui hai riempito i tuoi polmoncini di ossigeno e lanciato un URLO ALLA VITA.
Mi chiedevo, mentre vedevo la mia pancia crescere,cosa avrei provato nell’istante in cui, guardavo mio figlio negli occhi avrei capito che da quel momento nulla sarebbe più stato come prima.
Cosa ho provato?
Adesso posso dirlo!
Chiedimelo tu:cosa hai provato mamma?
È stato amore a prima vista?
No, non direi.
Ho provato un senso di smarrimento, di paura, di confusione, di inadeguatezza. Tu eri lì e mi chiedevi di essere tua madre, di prendermi cura di te, di ogni tua necessità, di essere presente in quel momento e per sempre. Tu, quello sconosciuto, pieno di vernice caseosa che non mi assomigliava, e mi guardava con un occhio aperto e l’altro semichiuso chiedendomi di ritrovare me stessa in lui, del suo essere pelle a pelle. Si, perché in fondo eri stato parte di me per nove mesi, ti avevo generato, alimentato, coccolato e curato, eppure, quando ti ho visto, non sono diventata mamma in un istante.
Tutto quello che ricordo a te e a me stessa è la forte, fortissima gioia che mi ha procurato il tuo odore viscerale, e la consapevolezza che stessi bene, che fossi sano che potessi stare tra le mie braccia e provocare in me quella carica di adrenalina che avrebbe poi dato inizio alla mia(nostra) maternità.
Si, perché madre non ci si nasce ma ci si diventa, in un istante.
È stato il senso di smarrimento e l’esaltazione nel comprendere che da quel momento saresti stato mio, solo mio, che mi ha reso mamma giorno per giorno. È stato il ritrovarci soli a guardarci negli occhi e conoscerci, a comprendere il perché dei nostri sorrisi e dei nostri pianti, fino a creare un rapporto simbiotico, che mi ha reso mamma. È il prendermi cura di te che stravolge, giorno per giorno, che dà un senso alla mia priorità di vita e mi rende mamma. È quando mi fai capire che sono insostituibile.
Ecco perché credo che mamma lo si diventi giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno con le proprie paure e consapevolezza.
Piccoli tasselli verso un nuovo io, un io del divenire, quello di essere una mamma!
Tomassina Fanicchia
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